Tenuta Paraida Rosato

IL VINO DI UNA NOTTE: il Tenuta Paraida Rosato si tinge di Salento

Un fresco calice di vino rosato rasserena l’anima, le imprime gioia perché profuma di armonia. La nuova annata di Tenuta Paraida Rosato, con tutta la sua energia e vivacità, è pronta per essere condivisa e degustata.  

Il rosato del Salento secondo le nostre tonalità.

IL “VINO MEZZO”

In un tempo in cui il passato era troppo passato, dimenticato ai più, il vino rosato era considerato il “vino di mezzo”; troppo chiaro per essere un rosso e troppo scuro per essere un bianco. 

Un vino di mezzo, appunto.

Questa accezione oltre a sminuirne il valore, lo rilegava a mero ripiego.

Eppure in tempi ancora più lontani, per “vino vero” ci si riferiva al vino rosato: ottenuto dalle prime spremiture, custodiva sentori ed espressioni più intense.

Per questo intenditori, nobili, clero e privilegiati si assicuravano l’esclusività di questa tipologia di vino per allietare convivi e feste di palazzo.

Alle altre caste erano destinate le ultime spremiture.

 IL VINO DI UNA NOTTE: IL ROSATO SALENTINO

Nel Salento l’estate è sempre un poco magica. È l’aria che s’imprime di un’energia intrinseca e si fa respirare, coinvolgendoti e ammaliandoti. 

È in una notte d’estate che si creano i rosati del Salento, in cui colori e profumi si sprigionano. 

Uve a bacca rossa vinificate in bianco per creare sfumature di tonalità e sentori che identificano questi vini.

Una specifica tecnica di vinificazione che consente alle uve pigiate di rimanere a contatto con le bucce e i vinaccioli, facendole macerare nel mosto. 

Stesso procedimento per la vinificazione in rosso ma per un tempo inferiore, sino a quando il vignaiolo non riconosce la sua tonalità di rosato.

Il tempo e il gusto di chi vinifica, dunque, fanno oscillare questi vini dal rosa chiaro a quello decisamente più intenso. 

Dalla raccolta alla lavorazione trascorre giusto il tempo di “una nottata” e poi arrivano le operazioni di svinatura. 

Una sola notte di sosta prima di concedere al mosto di avviarsi al suo percorso fermentativo.

IL TENUTA PARAIDA ROSATO E GLI ALBERELLI PUGLIESI DI NEGROAMARO

Nel vorticismo della sua energia, ritroviamo nel nostro Tenuta Paraida Rosato un’esplosione di vitalità e il dinamismo della sua giovinezza. Ogni nuova annata porta con sé quanto le viti hanno vissuto e quanto la vendemmia ha espresso.

“L’essenza austera del Negroamaro 

ha fatto emergere l’esigenza di mitigarne il carattere

 per rendere più immediato l’assaggio. 

L’ingegno stimolato dal gusto… un richiamo a colori più tenui e sapori più vivaci.

È così che i nostri predecessori 

ci hanno tramandato una tradizione che oggi parla di noi!”

L’esplosione dei suoi profumi, ti parlano di lui e ti portano a conoscere il suo territorio. Lo iodio del vicino mare rinfresca e modella la terra arrossata e arida dei poderi. L’alberello pugliese che si perde a vista d’occhio, basso, folto e contorto in un vorticismo che spazia nelle assolate pianure.

Nodose contorsioni si districano tra pampini e frutti.
Il Negroamaro a rappresentanza della nostra identità tra la durezza delle nostre terre e l’armonia dei suoi frutti.

Una bottiglia racchiude un’intera annata

Primavera calda, ventilata e con poche piogge, quella del 2021.

Ogni annata ce la si ricorda bene, impressa nella nostra memoria mese dopo mese, appezzamento per appezzamento. Ogni vigneto ha le sue caratteristiche e a seconda del suo posizionamento ha dei punti di forza e delle debolezze che il vignaiolo cerca di colmare.

Nonostante le poche precipitazioni -mai troppo frequenti nel Salento- abbiamo avuto un germogliamento uniforme senza grossi problemi a livello fitosanitario.

Con le prime gemme l’animo del viticultore muta, ne sente la responsabilità. 

Il cuore sobbalza ad ogni cambiamento climatico, diventi un tutt’uno con le previsioni meteo e cerchi di interpretare i segnali che il vento o le nuvole possono darti. E poi c’è sempre quella sapienza popolare – nelle nostre zone ancora vivida – che identifica i giorni in cui il tempo può cambiare, in cui preannunci o coincidenze si impregnano di speranze.

il 2 Dicembre e Santa Bibbiana:

Se chioe ti Santa Bibbiana, chioe nu mese e na simana. Se lu sape la cuscina, chioe nu mese e na quindicina.

Se piove di Santa Bibbiana, pioverà un mese e una settimana. Se lo saprà la cugina, pioverà un mese e una quindicina.”

“Febbraio il mese del freddo e della Vecchia:

La Ecchia – Se li giurni mia l’haia tutti, facia quagghiare lu mieru ti intra alli utti.

La Vecchia – Febbraio se avesse tutti i giorni, farebbe rapprendere il vino nelle botti.”

I temporali estivi:

Alzate San Giuanni e nò durmire ca sta besciu tre nuegghie passare, una ti acqua, una ti ientu, una ti tristu e male tiempu.

Portale donca no canta iaddhru, donca no luce luna, donca no nasce nuddhra anima criatura.

Alzati San Giovanni e non dormire che sto vedendo tre nubi passare, una di acqua, una di vento e una di forte maltempo.Portale dove non canta gallo, dove non sorge luna, dove non nasce nessuna creatura.”

La scarsità d’acqua è persistita anche per il periodo estivo.

Un’estate calda e asciutta con piogge quasi inesistenti in cui si presagiva una vendemmia precoce.

Invece la Vendemmia Marulli 2021 ha sorpreso un poco tutti noi, riuscendo a raccogliere le uve alla giusta maturazione fenologica, rispettando in media i tempi di raccolta delle altre annate.

Che sollievo quando tutti i grappoli d’uva sono giunti in cantina!

Dalla vigna alla cantina

Il ticchettio delle forbici, dalle prime ore della mattina,  lo senti risuonare in tutta la vigna.

Tra i filari mani esperte raccolgono i grappoli maturi, perfetti, cogliendone il testimone dai ceppi oramai all’apice della loro forza vitale.

La raccolta manuale ci emoziona; vecchie gestualità che si ripropongono ogni anno in un patto di rispetto e protezione delle piante. 

Accogliamo i loro frutti con riconoscenza e gratitudine.

Tini ricolmi d’uva tra i filari, vengono svuotati nelle vasche di raccolta disposte poco distanti. Ogni operatore ha il suo compito, in un sincronismo di squadra oramai consolidato negli anni.

Dalle vasche di raccolta, l’uva viene disposta sul camion per raggiungere la cantina. La catena del freddo si aziona:  il ghiaccio secco viene cosparso sui grappoli per mantenere bassa la temperatura e inertizzare l’uva (l’anidrite carbonica solidificata allontana l’ossigeno, limitando l’ossigenazione dei grappoli recisi).

L’uva giunta in cantina viene ribaltata dal camion nella vasca di raccolta, punto di unione tra la vigna e il processo di vinificazione che da lì a breve si avvierà.

La pigiadiraspatura separerà il graspo dai chicchi producendo il pigiato.

Il primo passo verso la trasformazione è stato compiuto.Il pigiato di uve di Negroamaro , introdotto nei serbatoi di acciaio inox, seguirà il processo della criomacerazione: la macerazione a basse temperature che lascia a contatto il mosto con le bucce, per un tempo che può variare dalle 12 alle 24 ore (secondo quanto prevede il disciplinare della DOP Copertino a cui il nostro Tenuta Paraida appartiene).

Questo lasso di tempo dipende:

  • delle annate di raccolta, 
  • della scelta della tonalità finale che vogliamo dare al rosato.

Con il metodo “per alzata di cappello” si procederà alla separazione del mosto fiore dal pigiato.  

Il mosto inizierà il suo processo fermentativo, a temperatura controllata, della durata media di dieci giorni. 

A fermentazione conclusa, si procede con la separazione delle fecce grosse dal “vino nuovo”.

Il tempo del riposo può iniziare!

TENUTA PARAIDA ROSATO

Eccolo pronto per il suo affinamento, il nostro rosato più rappresentativo, 100% Negroamaro.

I tre mesi in vasche d’acciaio che trascorrono prima dell’imbottigliamento, contribuiscono ad esaltarne i profumi e gli aromi. 

Sentori di ciliegia, lampone e melagrana, si sprigionano in un frizzante bouquet fiorito.

Il suo colore è la nostra firma sul rosato salentino.

Dal gusto asciutto, caratteristica che prediligiamo per i nostri vini, si manifesta armonioso con una gradevole nota amaricante.

Il Negroamaro ci concede ancora una volta in tutta la sua versatilità.

In questo percorso #travignaecantina nel quale siamo soliti accompagnarti, abbiamo voluto raccontarti la nostra visione di rosato salentino, brindando insieme alla nuova annata.

Il Tenuta Paraida Rosato 2021 è già disponibile nel nostro shop online oppure inviaci un’e-mail a Info@vinimarulli.com

Degustalo e lasciaci una tua recensione sotto il nostro post di Instagram, ci trovi come @vitivinicolamarulli.

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